Considerato che le disposizioni in materia di ingresso nei vari Paesi sono soggette a frequenti variazioni, per ottenere informazioni precise e sempre aggiornate suggeriamo di consultare il sito www.viaggiaresicuri.it, curato dall’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
carta d'identitià valido per l'espatrio o passaporto senza visto di ingresso. Si consiglia di portare con sé delle fotocopie dei documenti e carte di credito e lasciare gli originali in hotel o in un luogo sicuro.
Ambasciata d'Italia ad Ankara
Ataturk Bulvari n. 118
06680 Kavaklidere
Ankara, Turchia
Tel.: +90 312 4574200;
Fax: +90 312 4574280;
Cellulare di reperibilità, solo in casi d’emergenza nei giorni di chiusura +905323748177
e-mail: [email protected]
+1h rispetto all’Italia durante tutto l’anno.
Nessuna vaccinazione obbligatoria né consigliata.
la situazione igienico, idrico e sanitaria è sufficiente e non sussistono rischi particolari per la salute.
il paese è abbastanza tranquillo ma si consiglia di prestare attenzione se si intende visitare il sud-est asiatico, in particolare il confine con la Siria.
L'elettricità è di 230V con prese di tipo C (come quelle italiane), F. Prevedere un adattatore.
In Turchia le strutture pubbliche sono soddisfacenti. il Consolato Generale di Istanbul ha stipulato con la Universal Hospital Group un accordo che prevede uno sconto fino al 45% dei costi per prestazioni mediche da parte dei cittadini italiani presso una delle strutture convenzionate. Tuttavia le spese mediche sono assai elevate e i costi delle prestazioni vengono richiesti in anticipo. Per esempio, una lesione da taglio può costare oltre 3.000 euro. Per casi particolarmente seri può essere consigliabile il rientro in Italia: è raccomandabile sottoscrivere l'assicurazione sanitaria e copertura spese mediche Travel Care che prevede, tra l'altro, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario.
Ti consigliamo di valutare  la formula Travel Care Comfort  o Travel Care Premium con la garanzia  bagaglio che prevede il rimborso  delle spese sostenute nel caso in cui il tuo bagaglio venga smarrito, rubato o consegnato in ritardo.
Il periodo migliore per visitare la Turchia è fra aprile e giugno e fra settembre e novembre quando il clima è più mite. Sono sufficienti vestiti leggeri, ad eccezione di qualche indumento più pesante. Dotarsi, inoltre, di occhiali da sole, creme solari e doposole, kit di primo soccorso(non dimenticare i fermenti lattici), spray antizanzare, carta e penna, calzini per visitare le moschee e un foulard e un golfino per i giri in mongolfiera. Se si intende pernottare in qualche piccolo hotel della Cappadocia è bene dotarsi anche di un coltellino multiuso e di una piccola torcia, asciugamano a nido d'ape, un pezzo di sapone,un sacco-lenzuolo e disinfettante per le mani, oltre a scarponcini da trekking. Se si prevede, invece, una crociera in caiacco, non dimenticare accappatoi in microfibra, mollette per appendere i costumi (in barca c'è sempre vento) e cerotti contro il mal di mare.
Il paese è sicuro per una donna che viaggi sola.Alcuni accorgimenti utili: coprite preferibilmente ginocchia e spalle, indossando gonne o pantaloni non troppo corti, evitando possibilmente canottiere e portare il copricapo. In questo modo ci si può proteggere dal sole ma anche di evitare di incorrere in eventuali problemi legati alla cultura turca.
La popolazione turca è molto accogliente anche se conservatrice. Inoltre, gli anziani vengono trattati con molto rispetto, salutateli per primi e mantenete un atteggiamento riservato in loro presenza. Se siete ospiti in una casa privata, oltre a lasciare le vostre scarpe all'ingresso, tenete presente che non è educato chiedere di poter visitare la dimora. Se avete un appuntamento e il vostro interlocutore è in ritardo, non vi preoccupate, è una consuetudine turca. Se intavolate una conversazione, evitate di toccare temi politici o religioni: difficilmente saranno accolti con piacere.Inoltre come per noi italiani, anche per i turchi, gesticolare mentre si parla, toccando anche l'interlocutore è considerato naturale.