Visitare la Nuova Zelanda è un’esperienza unica, che è possibile fare solo poche volte nella vita: il volo per raggiungerla è molto lungo e impegnativo, e bisogna considerare un minimo di tre settimane per poter esplorare il Paese in modo adeguato.
In questo caso come non mai è quindi fondamentale tutelarsi contro eventuali imprevisti stipulando una polizza assicurativa adeguata: a questo proposito, Allianz Partners ha creato Travel Care, l’assicurazione viaggio perfetta per un soggiorno in Nuova Zelanda, dal momento che garantisce assistenza sanitaria 24h su 24h, il rientro dell’assicurato convalescente e il rientro sanitario coprendo tutte le spese e utilizzando il trasporto più idoneo, e perfino un interprete a disposizione telefonicamente che possa facilitare il contatto tra i medici del posto e l’assicurato ricoverato in ospedale.
La Nuova Zelanda è uno dei Paesi più suggestivi del mondo: al suo interno è infatti possibile trovare tutti gli scenari naturali, dalla montagna, al mare alle pianure. La terra neozelandese è ricca di meraviglie e non sorprende quindi che sia stata scelta da registi del calibro di Peter Jackson e James Cameron per ambientare le scene dei loro film.
Tra le mete d’obbligo quando si visita la Nuova Zelanda bisogna ricordare sicuramente Milford Sound, un fiordo che si trova a sud-ovest dell’isola e si estende per 15 km. La particolarità di questo fiordo è la presenza di due grandi cascate che conferiscono al luogo un fascino unico, motivo per cui è uno dei posti più visitati della Nuova Zelanda ogni anno.
Un altro luogo che garantisce uno spettacolo mozzafiato è il lago di smeraldo, sul monte Tongariro, o ancora il monte Cook, che con i suoi 3754 metri detiene il titolo di montagna più alta della Nuova Zelanda. La terra neozelandese è anche ricca di fauna autoctona: l’animale più rappresentativo è sicuramente il Kiwi, il simpaticissimo uccello privo di ali eletto a vero e proprio simbolo nazionale e purtroppo a rischio di estinzione.
Dal punto di vista culturale bisogna segnalare la presenza massiccia della cultura maori, oggi ben integrata e oggetto di studio e interesse. L’impronta della tradizione indigena è ben visibile nello sport nazionale, il rugby: la squadra nazionale neozelandese, infatti, è solita eseguire l’haka, la tradizionale danza di guerra maori, prima di ogni partita, in un gesto che ormai è diventato iconico e conosciuto in tutto il mondo.