Un viaggio in Cina dovrà quindi tenere conto di tutte queste specificità e prevedere un congruo numero di giorni per riuscire a visitare almeno le zone più interessanti: chiaramente un giro di tutta la Cina sarebbe molto difficile e dispendioso a livello di tempo, pertanto di seguito riportiamo alcuni suggerimenti per organizzare un tour che tocchi tutti i posti più importanti e imperdibili pur senza diventare eccessivamente lungo.
Tappa 1: Pechino. Il tour non può che cominciare dalla capitale Pechino, o altresì detta “Beijing” letteralmente “capitale del nord”. Le prime attestazioni della città possono essere fatte risalire al I millennio a.C., pertanto ci si trova di fronte a una zona ricchissima di storia e segnata dalle moltissime battaglie che si sono susseguite tra le varie popolazioni e dinastie. Assolutamente obbligatorio visitare la Città Proibita, edificata agli inizi del XV secolo: era questa la residenza dell’imperatore durante le dinastie Ming e Qing ed è considerata patrimonio dell’UNESCO dal 1987. Oltre alla Città Proibita, Pechino ospita centinaia di monumenti e punti di interesse disseminati per tutta la città che aspettano solo di essere scoperti dai visitatori più curiosi.
Tappa 2: Pingyao. Situata a circa 700 chilometri a sud-ovest di Pechino, Pingyao rappresentava il più importante centro finanziario di tutta la Cina durante la dinastia Qing. La città è un autentico pozzo di storia, basti pensare che nei suoi immediati dintorni si trovano circa 300 siti d’interesse archeologico, con oltre 4000 edifici risalenti alle dinastie Ming e Qing; Pingyao è infatti particolarmente famosa per le sue mura, costruite nel 1370 e ancora in perfetto stato di conservazione, tanto che sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997.
Tappa 3: Xi'an. Facente parte delle quattro grandi capitali antiche della Cina, Xi’an può contare oltre 3000 anni di storia ed è il centro più grande e sviluppato della Cina nord-occidentale, oltre che una delle città più popolose. Di particolare interesse sono le pagode della grande e della piccola oca selvatica, edificate nell’VIII secolo, il mausoleo dell’imperatore Qin Shi Huang e, soprattutto, il celeberrimo esercito di terracotta, che costituiva il corredo funebre del suddetto imperatore ed è stata una delle scoperte archeologiche più notevoli del XX secolo.
Tappa 4: Chengdu. Capoluogo della provincia del Sichuan, Chengdu è uno dei centri più popolosi del Paese con oltre 14 milioni di abitanti e uno dei più importanti dal punto di vista economico. La ragione precipua per visitare Chengdu è, però, la presenza del Chengdu Panda Base, la più importante riserva naturale e studio di ricerche sul panda gigante, animale autoctono considerato specie protetta: il panda è senza dubbio uno dei simboli della Cina, quindi un viaggio non può assolutamente prescindere dall’incontro con questo tenero e simpatico mammifero.
Tappa 5: Hong Kong. Reduce da una storia travagliata in qualità di unica enclave britannica sul territorio cinese per tutto il XX secolo, Hong Kong è dal 1997 completamente sotto la giurisdizione della Repubblica Popolare Cinese. Gli anni di dominazione britannica hanno però lasciato un’impronta molto forte sulla città che si presenta quindi atipica rispetto agli altri centri urbani del Paese: ad Hong Kong è infatti possibile anche vedere svariati elementi propri dell’architettura occidentale – come ad esempio le chiese cattoliche – anche se ormai a farla da padrone sono i grattacieli. A causa dell’altissima concentrazione di grattacieli, infatti, Hong Kong è considerata la città più “verticale” del mondo, basti pensare che ospita 33 dei 100 edifici residenziali più alti del pianeta.
Tappa 6: Nanchino e Shanghai. Per concludere il tour l’ideale è spendere qualche giorno a visitare Nanchino e Shanghai, poiché in qualche modo racchiudono il presente e il futuro della Cina. Nanchino, letteralmente “capitale del sud”, faceva parte delle quattro grandi antiche capitali e può vantare una storia millenaria e custodisce moltissimi esempi della tradizione architettonica cinese, come il tempio di Linggu e mausoleo di Sun Yat-sen. Shanghai dal canto suo è invece una città nettamente improntata alla modernità e compete con Hong Kong per il titolo di polo commerciale più importante del Paese: lo skyline di Shanghai è infatti similmente dominato dai grattacieli, con la Oriental Pearl Tower che si erge a vero e proprio simbolo della città e la Shanghai Tower che, con i suoi 632 metri, è il grattacielo più alto di tutta la Cina e il secondo al mondo. Shanghai è forse la più “occidentale” delle città cinesi e può quindi essere ideale come luogo di “decompressione” prima di tornare a casa.