Il centro storico di Innsbruck vanta oltre 800 anni di storia e i monumenti e le attrazioni della città raccontano la sua storia. Il cuore di Innsbruck, comunque, è molto piccolo e facile da visitare anche se hai poco tempo a disposizione. Tra gli imperdibili da vedere a Innsbruck: il Tettuccio d'Oro, la Torre civica, il Palazzo Imperiale, il Castello di Ambras e importanti opere di architettura moderna, come le stazioni della funivia dell'Hungerburgbahn, dal design moderno e dalle linee morbidamente ondulate, o il Bergisel, il trampolino del salto da sci rinnovato nel 2001 dall'archistar Zaha Hadid.
Cosa vedere a Innsbruck se non una delle principali attrazioni della città e uno degli elementi più emblematici, il Tettuccio d'Oro, rivestito con 2.657 tegole a scaglie di rame dorato. Il Tettuccio d'oro è il tetto di copertura di una loggia aggiunta all'edificio del Neuhof intorno al Cinquecento per volere dell'Imperatore Massimiliano I.
La Torre Civica, invece, fu costruita nel 1450 ed è alta circa 51 metri. Oggi, dalla cima si può vedere e ammirare tutta la città di Innsbruck e le montagne circostanti, ma quando venne costruita era un punto di avvistamento da cui le sentinelle vigilavano sulla città per avvertire i cittadini in caso di incendi o di pericoli.
Il Palazzo Imperiale Hofburg è tra i più importanti edifici austriaci, con il biglietto d'ingresso si possono visitare la sala del trono, gli appartamenti imperiali, la cappella, i giardini imperiali e la Riesensaal (Sala del Gigante) lunga 31 metri e rivestita di affreschi di glorificazione della Casata d'Asburgo-Lorena. Tutte le architetture sono in stile rococò, in seguito ai lavori di ristrutturazione effettuati da Maria Teresa d'Austria tra il 1760 e il 1780.
Il Castello di Ambras è un'altra costruzione importante da vedere a Innsbruck: poco fuori dal centro, questo edificio è arroccato in posizione suggestiva su una collina, circondato da bellissimi giardini verdi. Il Castello di Ambras, di proprietà dell'arciduca Ferdinando II d'Asburgo, divenne un museo grazie alla sua influenza di appassionato collezionista. L'esposizione oggi visibile ricrea le sale così come erano al tempo di Ferdinando II: la Camera dell'Arte e delle Meraviglie, la Camera delle Armature e l'Antiquarium.